Le Feste Persiane

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NOWRUZ(Nawruz):

Il Nawruz,ma anche - a causa della diversità di pronuncia fra le varie lingue e i vari dialetti - Norouz è una ricorrenza tradizionale che celebra il nuovo anno e che è festeggiata in Iran.L'Iran (antica Persia) è il paese dove il Nawruz è nato e dove la tradizione è probabilmente più sentita.Capodanno Iraniano, si festeggia fin dai tempi antichi (prima del 559 a.c.);ancora oggi l’anno nuovo iraniano (capodanno = noruz) si festeggia con il primo giorno della natura cioè con l’inizio della primavera (21 marzo),quando si risveglia la natura.I festeggiamenti durano più di 13giorni .NOWRUZ è un importante momento di unità nazionale, ed è considerata festa

 tradizionale.L'Iran (antica Persia) è il paese dove il Nawruz è nato e dove la tradizione è probabilmente più sentita. Il periodo di preparazione alla festa inizia già nel mese di Esfand, l'ultimo dell'anno nel calendario persiano nonché mese finale dell'inverno. I festeggiamenti prevedono varie tradizioni e rituali; di questi i più importanti sono: l'Khane i (pulizia della casa), il Chaharshanbe Suri (la festa del fuoco) e soprattutto la preparazione dell'Haft Sin,.Il giorno e all’ora esatta in cui cambia l’anno (al momento preciso dell’equinozio di primavera) tutta la famiglia, vestita a nuovo, si ritrova intorno a haftsin, sette cose che iniziano con sin, che fin dall’antichità simboleggiano buoni auspici. il pesce rosso nell’acqua( pesce a colori allegri e vitalità, è sempre in movimento e quindi è simbolo di felicita’ ) mentre l’acqua è simbolo di limpidezza21 Marzo (noruz, il primo giorno di primavera è il capodanno iraniano 2500 anni ), di solito ha una durata di due settimane per gli studenti e 5 giorni per le istituzioni pubbliche; la festa dura 13 giorni e l’ultimo giorno si festeggia nella natura.

LA DATA DI NOWRUZ:

In Iran c'è un altro calenderario diverso rispetto altri paesi.Ricorre il 21 marzo, sebbene in alcune località lo si festeggi il 20 o il 22, venendo di fatto a coincidere con l'equinozio di primavera.corrisponde 31 esfand,1 farvardin .Nato in ambito persiano pre-islamico, e inizialmente festa sacra zoroastriana, il Nawruz viene celebrato da moltisufie dai Baha'i. 

Nei paesi iranici che computano il tempo in base a un calendario luni-solare (detto Hijri-Shamsi, cioè "egira solare") esso viene considerata una festa popolare (ma non religiosa), simile al capodanno dei paesi occidentali.

Oltre a rappresentare la data di inizio del calendario legale iraniano e baha'i, il Nawruz viene anche festeggiato ovviamente come data di inizio della primavera.Il termine Nawruz deriva dall'unione di due parole antico-persiane: nava (nuovo) e rooz(giorno), e significa perciò "nuovo giorno". Anche nel moderno persiano ha mantenuto lo stesso significato, in quanto no vuol dire "nuovo" e rouz giorno.

STORIA E TRADIZIONE DI NOWRUZ:

Stando alla tradizione mitologica iraniana, il Nawruz viene fatto risalire addirittura a circa 15.000 anni fa, all'epoca del leggendario re persiano Yima. Questi, figura mitica dello zoroastrismo, viene solitamente indicato dalla tradizione come l'ideatore della festività, allora una celebrazione dell'arrivo della primavera.In seguito ZOROASTRO, profeta dell'omonima religione, riorganizzò la festività in onore di Ahura Mazda, divinità principale del pantheon iraniano pre-islamico.

Recenti ricerche attestano come, 12 secoli più tardi, nel 487 a.C., l'imperatore persiano Dario fece celebrare, con grandi preparativi, il Nawruz nel suo palazzo reale a Persepoli; in quell'anno, infatti, il sole cadde esattamente al centro dell'osservatorio astronomico costruito nel palazzo; questo evento eccezionale, previsto dagli astronomi persiani, venne visto come un segno di buon auspicio per il regno.Successivamente, il Nawruz divenne festa nazionale dell'impero persiano sotto la dinastia dei Parti (248 a.C.-224 d.C.); le più ampie documentazioni dei festeggiamenti del Nawruz in tempi antichi provengono però dall'epoca di Ardashir I, capostipite della dinastia dei Sasanidi (224-651). Durante questa dinastia, infatti, il Nawruz divenne la festività più importante dell'anno e, in quest'epoca, vennero introdotte tradizioni quali l'udienza pubblica del sovrano, l'amnistia ai prigionieri e lo scambio di doni.Il Nawruz fu una delle poche festività dell'antica Persia.

KHANEH TEKANI:

Il Khane Tekani è il rito tradizionale che apre i festeggiamenti del Nawruz, e consiste nella completa pulizia e messa a nuovo della propria casa. Costituisce probabilmente un riferimento al rinnovamento della natura che avviene in primavera:la tradizione comprende anche l'acquisto di vestiti nuovi e la decorazione delle case con fiori, in particolare il giacinto ed il tulipano.Il Khane Tekani inizia usualmente 12 giorni prima del Nowruz, durante i quali ogni famiglia si dedica alla pulizia della casa e alla visita a parenti ed amici.In particolare queste visite reciproche ai famigliari ed agli amici stretti sono una componente fondamentale del Nowruz iraniano, e raggiungono l'apice nel giorno della festività vera e propria, in cui le persone si riuniscono intorno a una tavola imbandita, apparecchiata con il pranzo tradizionale, l'Haft Sîn, consumano insieme il pasto e si scambiano doni.

CHAHARSHANBE SURI(Chahârshanbe Sûrî):

Lo Chaharshanbe Suri è un rito che si celebra l'ultimo mercoledì dell'anno: la festa del fuoco.L’ultimo mercoledì dell’anno vecchio si procede alla pulizia di case e giardini e alla sera si festeggia con accendendo falò e saltando sul fuoco, segno di purificazione,si canta e si chiede di godere di buona salute nell’anno nuovo, lasciando e bruciando i problemi del passato; durante la notte ci si traveste con abiti di solito femminili e si bussa alle porte delle case chiedendo doni (di solito chi bussa conosce il padrone della casa ma non viceversa )…ect.Costituisce una rappresentazione allegorica della luce (il fuoco) che sconfigge le tenebre,una tradizione che richiama il dualismo mazdeo e si ricollega perciò alle antiche origine della festa stessa. Durante la notte del Chaharshanbe suri è tradizione uscire nelle strade ed appiccare piccoli e grandi falò, sui quali i giovani uomini donne saltano cantando i versi tradizionali Zardî-ye man az to, sorkhî-ye to az man, letteralmente "il mio colore giallo a te, il tuo colore rosso a me", che simbolicamente significa "la mia debolezza (giallo) a te, la tua forza (rosso) a me".Esistono molte altre tradizioni collegate al chaharshanbe suri; una di esse vuole che in questa notte gli spiriti dei morti possano tornare a far visita ai loro discendenti vivi, altre tradizioni prevedono la rottura di alcune anfore di terracotta, in un auspicio di buona fortuna (Kûzeh Shekastân), ed il Gereh-goshâ'î: l'atto di fare un nodo a un angolodi un fazzoletto e successivamente chiedere a qualcuno di scioglierlo, altro atto simbolico beneaugurante.

HAFT SIN(Haft Sîn): 

L'Haft Sîn "Sette 'S'"(Haft Sin non è un pasto ma la preparazione di una tavola con sette elementi che il loro nome inizia con 'S' in persiano.Il sette è un numero sacro e simboleggia i sette arcangeli con l’aiuto dei quali, quasi tremila anni fa, Zarathustra ha fondato la sua religione. L'haft Sin porta agli abitanti della casa fortuna, salute, prosperità, purezza spirituale e lunga vita, l'Haft Sin è costituito anche dal particolare modo di disporre ed imbandire la tavola, che viene adornata nel modo più bello possibile, con fiori, il libro sacro seguito dalla famiglia, la bandiera tricolore persiana, Verde Bianco e Rosso in orizzontale (patria, fede, rosso sangue versato dagli eroi).Non mancano mai le candele accese, una ciotola di acqua a simboleggiare la trasparenza della vita e una foglia sull'acqua per la caducità della vita, lo specchio per essere visibili come siamosi Sabzeh (una pianta verde)- chicchi di lenticchie, orzo o frumento, germogliati (sabzeh) a simboleggiare la rinascita,la natura,e la vita,simbolo di ricchezzaSamanu (un dolce dessert)- un impasto di orzo germogliato e tostato, a simboleggiare l'abbondanza.senjed(frutti secchi di oleastro), èlegante, a simboleggiare l'amore.Sir(sîr)  aglio, a simboleggiare la salute.Sib(sîb )(la mela), scrupolosamente rosse, a simboleggiare la bellezza,l'amore,simbolo poetico,la mela il frutto proibito mangiato da Adamo e Eva.somaq(somagh)-(le spezie) bacche di Sommacco, a simboleggiare l'asprezza della vitaserkeh(aceto), a simboleggiare la pazienza e la saggezza.L'haft Sin la tavola rimane imbandita per tredici giorni.Il tredici di Farvardin, primo mese dell'anno persiano, la tavola viene sparecchiata.lo specchio simboleggia la sincerità. Si usa lo specchio sul tavolo,le candele accese simboleggiano la luce della vita. si usa anche il riso sul tavolo che è simbolo della ricchezza, i soldi perchè non manchino mai.lo specchio simboleggia la sincerità.Di solito colorano anche uove a vari colori ,e si mette sul tavolo il pesce rosso nell’acqua( pesce a colori allegri e vitalità,e simbolo della vita, è sempre in movimento e che si dice di solito salgono nel momento preciso del'inizio del nuovo anno, quindi è simbolo di felicita’.mentre l’acqua è simbolo di limpidezza.Sono soliti consumare una cena abbondante a base di Pesce e il riso.Si festeggia in altri paesi,Altri festeggiamenti hanno luogo in paesi occidentali in cui si riscontri una significativa minoranza iraniana: fra questi si annoverano città degli Stati Uniti quali Los Angeles o canadesi quali .Toronto e del Regno Unito, principalmente Londra

SIZDAH BEDAR:

l'ultimo giorno di NOWRUZ IN NATURA:Il tredici di Farvardin, primo mese dell'anno persiano,13 Farvardin, il primo mese del calendario iraniano ( il 2 aprile) con l’antica festa del Sizdah Be Dar, Giornata della Natura, le feste del Nowruz si concludono ufficialmente. in questo giorno gli iraniani vanno all'aperto insieme alle proprie famiglie ed amici per festeggiare l'ultimo giorno delle lunghe festivita’ del Nowruz, il capodanno persiano in natura e per allontanare la sfortuna che secondo gli antichi persiani aveva con se il numero 13.In questo giorno la gente passa la giornata nel cuore della natura, lega i germogli di grano o lenticche con un nastro e li getta in un fiume o corso d’acqua, mangia lattuga ed un dessert detto Sekangebin, e prepara la polenta nota con il nome di Ashe Reshte. Le famiglie e gli amici  escono ,portano il cibo,fanno BBQ,giocano,parlano e passano il tempo insieme in natura .

 

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SHABE YALDA:

Il 21 dicembre è la notte più lunga dell’anno, il solstizio d’inverno.Che in Iran viene celebrato con la festa di Shab-e Yalda. le frutti rossi,tipo il melograno, la frutta secca,poesie di Hafez e  il calore delle persone amate sono gli ingredienti fondamentali di questa festa romantica che simboleggia la vittoria della luce sull’oscurità."La festa di Yalda deriva dal Mitraismo e celebra la nascita di Mitra, dio del sole", giurata Piuculture del MedFilm festival 2013.Il culto di Mitra era diffuso anche nell’impero romano, dove veniva celebrato con il Sol Invictus e diverse sono le assonanze tra Shab-e Yalda e il Natale cristiano. Secondo alcune tesi la stessa nascita di Gesù sarebbe da collegare alle celebrazioni pagane della divinità del sole.Nell’antichità l’inverno era considerato simbolo di avversità: trascorrere insieme la notte più buia dell’anno era un modo per affrontare uniti le difficoltà della vita, aspettando che l’aurora sconfiggesse le tenebre. Il rosso, colore simbolo della festa:È legato al fuoco, presente durante la notte di Yalda fin dai tempi degli zoroastriani perché simbolo di salute e forza.In Iran tantissimi anni fa,tutta la famiglia si raccoglieva intorno ad una stufa di legno sulla quale era stesa una coperta enorme e passava la notte raccontando storie e leggendo poesie.Le famiglie trascorrono insieme la notte più lunga dell’anno, raccontando storie e leggendo poesie di Hafez,cenando con Sabzi polo bamahi(la verdura con riso e pesce) o il baghali polò ba mahice (carne di pecora con riso).Molti degli antichi rituali sopravvivono ancora oggi: “Non possono mancare il melograno e l’anguria, simboli di abbondanza e la frutta secca che rappresenta energia e gioia”. Alcune usanze hanno subìto negli anni un’evoluzione: “In passato le famiglie delle coppie fidanzate si riunivano donando ai futuri sposi abiti caldi per l’inverno.Nelle piccole città talvolta accade ancora ma si tratta di feste sontuose all’interno di sale dove troneggiano imponenti statue di anguria e pendenti di melograno”.E ovunque si trascorra la notte di Yalda risuoneranno i versi di Hafez, considerati un buon auspicio per la stagione fredda: “È un poeta molto romantico e pieno di speranza per il futuro, spesso quando una persona è in difficoltà apre un suo libro perché sa che troverà una frase di conforto”.

 

 

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